lunedì 29 agosto 2011

Nemu - parte prima -


Chi non ha mai avuto una cotta per un personaggio dei cartoni animati alzi la mano.
D'accordo, magari non tutti l'hanno avuta a vent'anni. E neanche a trenta. A quaranta credo solo io.
Ma a quindici, sedici anni, diavolo, credo siamo stati in tanti.
La mia prima vera cotta per un personaggio degli anime fu per Lamù. Lo so, non sapete chi sia.
D'altronde stiamo parlando di un epoca lontana, pre televisione digitale, satellitare, on demand e via dicendo. Stiamo parlando di quando c'erano solo le reti nazionali, un paio di grandi reti private ed una giungla di piccole televisioni private che sopravvivevano nell'etere e che trasmettevano cartoni animati a iosa.
Praticamente potevi trascorrere l'intero pomeriggio a guardare cartoni animati alla tv facendo uno zapping frenetico tra i vari canali.
Ma stiamo divagando. La verità è che volevo parlarvi di Nemu.
Diavolo gente, non sapeva neanche cosa fosse una cosplayer eppure eccola li, la Nemu di Da Capo in carne ed ossa. Fiocchettoni gialli in testa e costume rosso fuoco compresi.
E guai a dirle che era una cosplayer. Certo, non sapeva di esserlo. Conosceva la Nemu di Da Capo, sapeva chi era e aveva visto l'anime e si era detta che tutto sommato sia i fiocchettoni gialli che il costume rosso fossero carini, ma da qui a dire che era una cosplayer ce ne passava.
Ed il fatto che si chiamasse proprio come lei, Nemu, non è che aiutava molto.
Comunque, le somigliava davvero molto, ci mancava solo che sputasse petali di ciliegio ed era perfetta, e devo dire davvero che, al diavolo ragazzi, mi presi una cotta quasi all'istante.

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